Metodologie emergenti e tradizione pedagogica in dialogo per una didattica innovativa

di Feldia Loperfido, Giuseppe Ritella

Proviamo a focalizzare nella nostra mente le seguenti immagini: un pacco postale, una pedana, un televisore. Pensiamo ad un pacco postale di quelli tradizionali, non ancora trasformati dal 2.0 di Amazon e dalla mania del “social ed interattivo è bello”. Un pacco vecchio stampo di quelli “Te lo spedisco, lo ricevi e non hai possibilità di rispedirmelo, né di dire se ti piace o non ti piace. Te lo prendi così com’è”. Pensiamo adesso ad una di quelle pedane di legno che sostenevano (e spesso sono ancora in onorabile servizio) le cattedre delle aule scolastiche ed universitarie per consentire agli alunni di vedere meglio l’insegnante, ma anche per marcare la relazione di potere tra chi è in cattedra per trasmettere conoscenza e chi è tra i banchi per acquisire conoscenza. Pensiamo, infine, ad un televisore di vecchia generazione. Senza dover arrivare fino all’era del tubo catodico, ci basta che abbiamo in mente una tv la cui massima interazione possibile da parte dell’utente consiste nel cambiare canali e scegliere un programma.

 
   Leggi nella rivista n° 8 2017/2018 pag 11 ...    

 

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