Mamma aggredisce insegnante l’ultimo giorno di scuola
Siamo in chiusura d’anno scolastico e le tensioni tra docenti e genitori possono avere punte ancora più esasperate, come dimostra l’ennesimo episodio che registra l’aggressione di una mamma nei confronti di una docente di inglese in servizio a Caselle di Selvazzano (PD), “colpevole” di aver assegnato un 4 al figlio.
Messaggio di fine anno del Ministro Bussetti
Fresco di nomina, il Ministro Bussetti, in occasione della fine dell’anno scolastico e degli esami di Stato, ha inviato un saluto personale a tutti gli studenti:
«Carissimi, mi rivolgo a tutti voi, ora che l’anno scolastico volge al termine, con un messaggio di saluto e gratitudine. Voglio ringraziare tutti, proprio tutti, coloro che operano nel mondo della scuola per il lavoro portato avanti con dedizione e senso di responsabilità. Un lavoro sempre rivolto alla formazione dei ragazzi.
Papa Francesco ai bambini: Non dimenticatevi mai dei vostri maestri
Nell’incontro con oltre 500 bambini delle Ferrovie dello Stato, il 9 giugno nell’atrio dell’Aula Paolo VI, Papa Francesco di è sentito chiedere se ricordasse come fossero le maestre che aveva avuto a scuola.
Francia. Approvata legge che vieta i cellulari a scuola
L'Assemblea Nazionale francese ha votato la proposta di legge che introduce il «divieto effettivo» dei telefoni cellulari nelle scuole elementari e medie dall'inizio del prossimo anno scolastico. Il presidente Macronlo aveva promesso in campagna elettorale rafforzando ilo divieto che già esisteva dell’uso del cellulare in classe: adesso, secondo il testo di legge approvato, i telefonini saranno vietati appena varcato il portone della scuola, non più solo a lezione. In teoria, in base ai regolamenti d’istituto, già adesso dovrebbero restare spenti negli zaini, ma sia sa come difficilissimo far rispettare ai ragazzi questa semplice norma di convivenza civile.
Rovelli risponde a Galli Della Loggia: No all’autoritarismo ottocentesco
Sul Corriere della Sera del 6 giugno, il fisico Carlo Rovelli risponde all’articolo di Galli Della Loggia nel quale ha elencato dieci proposte per il neo ministro dell’Istruzione Busetti, invitando a non avere nostalgia di un mondo passato che non era migliore del nostro. Ciò di cui la scuola ha bisogno, sottolinea Rovelli è tutt’altro rispetto a ciò che l’editoriale di Della Loggia ha espresso:
“Ci sono insegnanti bravissimi nella scuola italiana e sono tanti – scrive Rovelli -. Sono quelli che scendono dalla cattedra e sanno parlare da vicino ai loro studenti, sanno conquistarli con la loro passione, con il fascino del sapere, con il rapporto vivo e vibrante che si stabilisce nella trasmissione della conoscenza.
Presidente del Consiglio: Scuola assente anche nel discorso alla Camera
La Scuola è risultata assente anche nel discorso programmatico che il Presidente del Consiglio ha pronunciato alla Camera dei deputati. Nel tentativo di recuperare il silenzio il silenzio del Senato, Giuseppe Conte ha solo detto: «Abbiamo ragionato con tanti stakeholders, interverremo sui nodi critici della legge 107», senza far cenno a quali siano questi nodi.
Un passo indietro rispetto alla proposta di “smantellamento” della “Buona Scuola”?
Parma. Studentessa stuprata in classe davanti a due compagni
In un istituto tecnico di Parma, lo scorso 5 giugno, una ragazza di 18 anni è stata violentata da un compagno di classe. La classe era semideserta e, al termine della lezione, erano rimasti in aula solo la ragazza e due compagni; a questi si è aggiunto un altro studente, diciannovenne, mai stato individuato dalla scuola come soggetto a rischio, che si è reso protagonista dello stupro.
La scuola assente nel discorso di Conte al Senato
Nel discorso programmatico del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Senato per la fiducia del proprio esecutivo la scuola non è stata citata. Le posizioni in merito del neo ministro, al momento sono quelle emerse durante l’incontro con la Ministra uscente Valeria Fedeli per il passaggio delle consegne. Bussetti ha dichiarato che occorre “Ridare dignità a chi lavora nella scuola, a tutto il personale, dagli insegnanti, agli amministrativi, ai dirigenti. Ridare slancio, certezze e stabilità al sistema di Istruzione saranno gli obiettivi del mio mandato.Senza tralasciare, ovviamente, il sistema dell’Università e della Ricerca, che sono motore per lo sviluppo del Paese”. Ha anche sottolineato che “Con la Ministra uscente ci siamo confrontati sulle priorità relative ai settori di competenza del MIUR e sulle urgenze, a partire da quella dei diplomati magistrali. Ma anche sulla necessità di dare continuità al lavoro che il Ministero sta portando avanti sotto il profilo di quei principi guida e di quelle azioni che guardano all’interesse e al bene delle studentesse, degli studenti e delle loro famiglie”.
Al via Miur Radio Network, la web radio delle scuole
È nata Miur Radio Network – La voce della scuola, la web radio voluta dal MIUR per raccontare notizie, eventi, curiosità sul e dal mondo della scuola, in collaborazione con le migliori esperienze radiofoniche delle nostre istituzioni scolastiche.
Gli esiti della Maturità 2017
In occasione della pubblicazione delle commissioni, il MIUR ha reso disponibili sul proprio sito, nella pagina dedicata alle Pubblicazioni, anche i dati relativi agli esiti della Maturità 2017, con approfondimenti specifici per indirizzo di studio, genere e anche sul peso che le singole prove hanno avuto nella votazione finale.
In particolare, l’anno scorso il 96,1% degli scrutinati è stato ammesso all’esame. Il 99,5% degli esaminati ha conseguito il diploma. Nel 2017, l’1,2% dei candidati ha preso la lode, erano l’1,1% nel 2016. Il 5,3% ha preso 100, il 28,6% una fascia di voto compresa fra 71 e 80.
Maturità 2018, on line le Commissioni d’Esame
Da martedì 5 giugno, sul sito www.miur.gov.it sono disponibili le commissioni della #Maturità2018, il cui elenco è stato fornito anche alle segreterie delle istituzioni scolastiche.
Le commissioni saranno 12.865, per un totale di 25.606 classi coinvolte. Ad oggi sono 509.307 gli studenti iscritti all’Esame, fatti salvi gli esiti degli scrutini finali. I candidati interni sono 492.698.
Prima riunione plenaria delle commissioni: lunedì 18 giugno, alle ore 8.30.
Prima prova scritta, italiano: mercoledì 20 giugno 2018 alle ore 8.30, per una durata massima di 6 ore.
Galli Della Loggia al Ministro Bussetti: recuperare la scuola del passato
Nell’imminenza del voto di fiducia al Senato e alla Camera, il noto editorialista Ernesto Galli Della Loggia ha pubblicato sul “Corriere della Sera” una lista di dieci consigli al neo ministro dell’Istruzione Bussetti, dieci “misure” da prendere a cominciare già dal prossimo settembre. In sintesi:
1) Reintroduzione in ogni aula scolastica della predella, in modo che la cattedra dove siede l’insegnante sia di poche decine di centimetri sopra il livello al quale siedono gli alunni. Ciò avrebbe il significato di indicare con la limpida chiarezza del simbolo che il rapporto pedagogico — ha scritto Hannah Arendt, non propriamente una filosofa gentiliana, come lei sa — non può essere costruito che su una differenza strutturale e non può implicare alcuna forma di eguaglianza tra docente e allievo. La sede propria della democrazia non sono le aule scolastiche.
FARE L'insegnante n.9/2017
Rivista mensile di Formazione e Aggiornamento professionale e culturale per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado
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Gestione della classe e dinamiche relazionali
FARE L'insegnante n.9/2018
Rivista mensile di Formazione e Aggiornamento professionale e culturale per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado
Editoriale di Ivana Summa e Luciano Lelli
La problematica “gestione della classe” e “dinamiche relazionali”che si instaurano nelle varie modalità di attivazione del primo aspetto è la questione egemone in questo numero della rivista, trattata in vari contributi da una molteplicità di punti di vista. Il tema era stato trascelto in fase di programmazione annuale della rivista per la sua endemica rilevanza strutturale. Una sequenza ininterrotta di episodi enfatizzati con voluttà dai mezzi di comunicazione, anche oltre la loro reale portata, da non trascurare o minimizzare comunque, dà a detta attenzione una pregnanza ulteriore.Gli eventi ai quali alludiamo, tutti attinenti alla gestione della classe e alle dinamiche relazionali che in essa si manifestano, intercorrono, sono caratterizzabili in quattro ambiti.
Gli insegnanti faranno 30 ore?
Gli insegnanti faranno 30 ore?
Editoriale di Vittorio Venuti
(Dirigere la Scuola n.6/2018)
Ha suscitato molto scalpore sui social e sui siti di informazione la nuova proposta presente sul “Piano nazionale di formazione docenti 2016-1019”,che prevede che l’orario lavorativo dei docenti possa essere portato a 30 ore settimanali. Irritazione e ironia sono state, per lo più, le reazioni degli addetti ai lavori, sostanzialmente significando che non si tratta altro che di uno stato di fatto e non di diritto, perché è indubbio che i docenti lavorino anche più delle 30 ore individuate. Evidenziare solo adesso, attraverso ricerche e inchieste, che gli impegni della professione docente vadano oltre le trenta ore settimanali è senz’altro gratificante ma di certo non ripaga della perdita di prestigio e credibilità della figura, comunque scarsamente considerata già nella logica dello stesso sistema d’istruzione e delle riforme rivoluzionarieche si sono susseguite da qualche decennio a questa parte.