Karl Raimund Popper: la ricerca non ha fine

di Luciano Lelli

 

Karl Raimund Popper, nato a Vienna nel 1902 e morto a Londra nel 1994, è considerato da molti esperti il più rilevante filosofo della scienza del XX secolo; è stato altresì un politologo (studioso delle realizzazioni operate dalla politica e delle teorie di riferimento della stessa) di primaria importanza. In Italia, dopo un protratto periodo di ostracismo alle sue concezioni, soprattutto concernenti la dimensione della politica, imposto dalla egemonia della cultura marxista (il comunismo nel pensiero di Popper è, assieme al fascismo, oggetto di un asperrimo rigetto critico in quanto regime totalitario) dagli Anni Settanta del Novecento la filosofia popperiana, grazie alla pubblicazione dei numerosi testi in cui è argomentata, è oggetto di una presso che ininterrotta attenzione, influenzando pertanto essa sia la dimensione complessiva della “cultura” sia in specie la valutazione delle scelte e delle attuazioni riguardanti l’attività politica.

 

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