La Tartaruga rossa: l’animazione e la visione audio-tattile

di Vincenzo Palermo

 

Vento e mare burrascoso, pioggia battente e, sulla spiaggia deserta, un uomo svegliato da un piccolo granchio che si infila nei suoi pantaloni bianchi. Il verso di una foca e lo stormire delle fronde destano l’uomo-filosofo che, non contento di stare in una prospettiva ribassata rispetto al sublime panorama, sale su un’altura e lì si ferma a pensare. Il naufrago sa che deve fuggire da quell’isola, ma qualcosa, invece, lo spingerà a rimanere e a compiere il miracolo della creazione. Intorno è silenzio finché una misteriosa tartaruga rossa, che gli impedisce ripetutamente la fuga via mare, non si tramuta in una donna dai lunghi capelli bruni, spuntata come un prodigio sciamanico dal guscio spezzato. Da qui in poi il film svelerà, in modo essenziale, il mistero della vita sulla terra, la poesia della nascita, la magia degli animali totemici posti a difesa dell’umano.

 

    Leggi nella rivista ...    

 

Questo sito web utilizza i cookie per essere sicuri di ottenere la migliore esperienza di navigazione sul nostro sito.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo