La scuola come “luogo simbolico” … non solo in tempi di emergenza …
di Andrea Porcarelli
La ripresa delle attività didattiche in presenza, nell’a.s. 2020/2021, si sta caricando di molteplici significati e pone una serie di interrogativi. In questa sede non vorrei soffermarmi sui pur importantissimi nodi di tipo logistico e pragmatico (come abitare “in sicurezza” gli ambienti scolastici? Come realizzare la Didattica Digitale Integrata … specialmente in caso di classi e docenti che iniziano a rimanere a casa “a singhiozzo”? ecc.), ma mi concentrerò su alcuni elementi di natura “simbolica” che sono particolarmente significativi in ottica pedagogica. Del resto anche alcuni dei messaggi che hanno circolato in questo periodo – al di là di alcuni elementi retorici che si legano alle dinamiche della comunicazione politica – si sono caratterizzati per la forte valenza simbolica: “la scuola non si ferma”, “fare scuola ma non a scuola”, “riprendiamo in sicurezza”.