Essere o dover essere un docente oggi?

di Loredana De Simone

L’educazione è un processo personale, definibile come una seconda nascita, che si nutre di una relazione interpersonale e consente ad ogni soggetto di raggiungere la sua autenticità. Essa necessita di una relazione che classicamente prevede un docente e un discente.

Quello del docente è uno tra i più antichi “mestieri”. La sua essenza è da ricercare nel De Magistro di Sant’Agostino, nella figura del docente di Rousseau che guida e favorisce la crescita e lo sviluppo del fanciullo, un approccio pedagogico che prelude all’attivismo e alle più moderne teorie psico-pedagogiche.

I grandi pedagogisti del passato ci hanno insegnato che i veri maestri sono coloro che si pongono in forma dialogica con l’alunno e  sanno, quindi, instaurare una relazione comunicativa significativa e produttiva ai fini dell’apprendimento, rappresentando soprattutto un modello di riferimento. In tal senso, nessun maestro può imporre, ma indirizzare, condividere, facilitando il processo di crescita del fanciullo, nel rispetto delle peculiarità e delle potenzialità di ciascuno. Ma la modernità ha imposto una trasformazione dell’idea di insegnante dissolvendone, spesso, la vera essenza.

 

   Leggi nella rivista n° 4 2018/2019 pag 13 ...    

 

 

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