Smartphone, tablet, dispositivi elettronici vari: benvenuti a scuola o da espellere?
di Luciano Lelli
Scuola e tecnologie dell’informazione e della comunicazione: un rapporto accidentato
Dura ormai da oltre un quarto di secolo l’intreccio funzionale tra scuola e TIC, connotato sempre da pervasiva problematicità. All’esordio, infatti, si è manifestato un egemonico rifiuto avverso le nuove diavolerie tecnologiche; man mano si è passati a una accostamento perplesso quindi meno repulsivo per quanto intensamente critico; con improvviso atteggiamento antitetico – capita spesso nei comportamenti complessivi della società italiana – è avvenuta una sorta di istituzionalizzazione entusiastica, con forte spinta dell’organismo ministeriale a cimentarsi con le nuove opportunità (il culmine si è, pochi anni or sono, raggiunto con l’esaltazione dello strumento lavagna interattiva multimediale – LIM).