Mi ricordo, sì mi ricordo
di Umberto Savini
Non tanti anni fa curavo la gestione di un Distretto scolastico morente. L’impegno più importante era gestire la distribuzione utile di un cospicuo avanzo di denaro accumulato da gestioni precedenti poco disposte a sostenere o promuovere progetti didattici. Così informai le scuole per i canali ufficiali: avrei sostenuto piccoli progetti didattici a seguito di motivata richiesta da redigersi su un semplice modellino, garantita dagli opportuni organi dell’Istituto.
Una Direzione mi inoltrò la richiesta di un gruppo di insegnanti per un contributo del 50% sul totale dell’acquisto di un sussidio didattico individuale relativamente costoso e aggiuntivo al libro di testo base fornito gratuitamente dallo Stato; l’altro 50% sarebbe stato pagato dalle famiglie.
Alle mie obiezioni di opportunità, una delle insegnanti richiedenti, che nei lontani anni ’70 aveva sostenuto con me idee per una scuola innovativa, mi scrisse: “Mi sono chiesta se non ti ricordi più di tutto ciò per cui ci siamo impegnati insieme”.