Come valutare l’acquisizione degli apprendimenti nel percorso formativo

di Maria Grazia Accorsi

“essamina le colpe ne l’intrata; giudica e manda secondo ch’avvinghia”

Dante, Inferno, Canto V

Faticosamente si sta realizzando un processo che sposta (ancora lentamente e con tante contraddizioni) la teoria e le prassi da modelli di valutazione ‘regressivi’, rivolti a fattori estrinseci, basati su conoscenze inerti, scarsamente predittivi di ciò che lo studente ‘sa e sa fare con quello che sa’, verso una polarità ‘proattiva’, rivolta non a sanzionare ma a favorire l’apprendimento, l’autovalutazione e l’orientamento,  attivando il coinvolgimento dello studente nella costruzione e nella rappresentazione del proprio sapere e aiutando la scuola a valutare il proprio operato.

Ciò che nella letteratura di settore viene proposto per la valutazione degli apprendimenti nei curricoli scolastici risulta adatto al contesto dell’istruzione degli adulti,come per la maggior parte delle tematiche educative,per una ragione ‘a fortiori’: alla base di molti degli insuccessi che hanno portato alla ricerca di una seconda opportunità sta,infatti,di frequente proprio un’‘incompetenza valutativa’, che scambia misurazione con valutazione.

 

    Leggi nella rivista n° 6 2017/2018 pag 48 ...    

 

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