“Scappa - Get Out” e l’arte (violenta) della critica sociale
di Vincenzo Palermo
Oggi, discutendo in classe con gli alunni e scambiando pareri con i colleghi insegnanti e giornalisti, mi accorgo che generalmente l’arte cinematografica è percepita come tale solo ed esclusivamente se rispetta canoni qualitativi di gusto standardizzato,afferenti al genere cinematografico di pertinenza, al contenuto, allo stile attraverso cui l’opera si mostra e viene mostrata allo spettatore, alla storicizzazione stessa del film, alla sua fortuna commerciale, al responso unanime della critica specializzata, ai criteri di gradimento individuali.