L’educazione civica tra reale e virtuale
di Andrea Porcarelli
Se c’è qualcosa che abbiamo imparato durante la prima fase dell’emergenza Coronavirus è l’importanza di un approccio saggio e assennato alle nuove tecnologie, da molti punti di vista. In primo luogo è emersa la necessità di padroneggiare le competenze digitali e si è intuito quanto potrebbero rimanere escluse da molti dinamismi di inclusione sociale (dall’accesso alle informazioni, alla didattica a distanza) coloro che eventualmente fossero privi di strumenti tecnologici e delle competenze necessarie per servirsene. Si è poi posto il problema del discernimento delle informazioni, non solo per individuare quelle che – da alcuni anni – vengono definite fake news, ma anche e soprattutto per coglierne.