Stati Generali dell’Alternanza. Presentata la nuova piattaforma
Il MIUR ha attivato una nuova piattaforma digitale, con strumenti per facilitare la gestione dell’Alternanza da parte delle scuole e delle strutture ospitanti. Un bottone rosso, inserito nella piattaforma, consentirà alle studentesse e agli studenti di segnalare quei casi in cui non viene rispettato il patto formativo siglato. Una task force sarà di supporto per la risoluzione delle criticità, formata da oltre 100 docenti distaccati presso gli Uffici scolastici regionali e dieci esperti del Ministero. LaCarta dei diritti e dei doveridelle studentesse e degli studenti definirà la tutela degli stessi in Alternanza e Mille tutoravranno cura di supportare le scuole nella costruzione di percorsi di qualità.
Inoltre, sarà attivato uncorso di formazioneper le ragazze e i ragazzi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, realizzato insieme ad INAIL. Un patto di integrità che le strutture ospitanti dovranno sottoscrivere per poter attivare le convenzioni con le scuole. Prevista più formazione per le docenti e i docenti che svolgono il ruolo di tutor dell’Alternanza. E, infine, un Osservatorio dedicato da istituire presso il Ministero dell’Istruzione, che dovrà produrre, ogni anno, il primo sarà a giugno, un rapporto sull’Alternanza per favorirne il continuo miglioramento.
Questi nuovi strumenti, volti a garantire una sempre maggiore qualità dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, sono stati lanciati dalla Ministra Valeria Fedeli in occasione degli Stati Generali dell’Alternanza organizzati dal MIUR. Un appuntamento fortemente voluto dalla Ministra “per fare il punto su cosa è oggi l’Alternanza, che la Buona Scuola ha scelto, giustamente, di introdurre come modalità didattica innovativa in tutte le scuole italiane, e per presentare alcune misure importanti che vanno a qualificare e arricchire il sistema dell’Alternanza nell’ottica di fornire a studentesse e studenti una scuola che sia sempre più aperta, inclusiva e di qualità, per tutte e per tutti”.
L’Alternanza, ha ricordato la Ministra, “non è uno stage, un tirocinio, un apprendistato, l’Alternanza è un momento in cui si impara, fuori da scuola ed anche attraverso la pratica, quello che serve ad arricchire il percorso di crescita e le competenze di studentesse e studenti, è una modalità didattica innovativa e preziosa, che deve essere elemento di qualità dei percorsi di istruzione, per tutte e per tutti”.
L’Alternanza è stata introdotta in Italia dalla legge 53 del 2003 e disciplinata dal decreto legislativo 77 del 2005. La legge 107 del 2015, la Buona Scuola, è intervenuta consolidando questa metodologia, anche a fronte di esperienze internazionali di qualità e di sperimentazioni di successo nel nostro Paese, estendendola a tutte le studentesse e gli studenti italiani delle scuole di secondo grado, con 400 ore nell’ultimo triennio degli Istituti tecnici e professionali e 200 nei Licei. L’Alternanza offre percorsi di studio più ricchi grazie a un’esperienza pratica utile a completare, con un approccio diverso, le competenze teoriche offerte dalla didattica classica e a offrire un importante strumento di orientamento.