Diplomati magistrali. Incontro MIUR e Sindacati su parere Avvocatura di Stato
MIUR e Organizzazioni sindacali rappresentative riguardo alla questione dei diplomati magistrali si sono incontrati a seguito del sopraggiunto parere dell’Avvocatura dello Stato richiesto dallo stesso Ministero in seguito alla sentenza n. 11 del 2017 pubblicata il 20 dicembre scorso dal Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria.
La richiesta di parere all’Avvocatura si era resa necessaria vista l’eterogeneità delle situazioni che si sono venute a determinare a seguito della sentenza di dicembre e la complessità giuridica di molte di queste.
Anche sulla base del parere dell’Avvocatura, il MIUR ha ribadito che restano fermi i diritti acquisiti di coloro che sono risultati destinatari di una sentenza già passata in giudicato. In tutti gli altri casi la decisione di dicembre non ha comunque effetti immediati e occorrerà infatti attendere le sentenze di merito che, con ogni probabilità, si uniformeranno alla decisione del Consiglio di Stato.
Le Organizzazioni sindacali hanno espresso l’esigenza di un urgente intervento in sede parlamentare. Un’iniziativa legislativa tesa a salvaguardare, innanzitutto, il diritto delle studentesse e degli studenti alla continuità didattica e a un insegnamento di qualità e che possa contemperare le attese dei diplomati magistrali coinvolti dalle sentenze con quelle dei laureati in Scienze della formazione primaria.
Il MIUR si è dichiarato favorevole a tale, nel rispetto dei diritti di tutte e tutti, a partire da quelli delle studentesse e degli studenti, e si è messo a disposizione per il supporto tecnico-amministrativo necessario. In questo senso è già stata programmata una prima riunione tecnica di approfondimento con le Organizzazioni sindacali che si terrà il prossimo 3 maggio.
Coro di richieste per salvare i maestri con diploma magistrale
In accordo con MIUR e OO.SS.che si incontrano per dirimere la questione dei docenti con diploma magistrale a seguito del parere dell’Avvocatura di Stato, si registrano importanti manifestazioni di solidarietà. Nella giornata di venerdì 27 aprile, la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Melonie Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali, hanno condannato l’esclusione dalle GaE. Sulla stessa lineaPiero Bernocchi, portavoce Cobas, che perora l’assunzione in ruolo per sanare la situazione di caos che lo stesso MIUR ha contribuito a creare.
Per Luigi Del Prete, segretario Usb Scuola, è urgente chiudere la situazione con un provvedimento che riconosca anche il pieno diritto all’assunzione per tutti coloro che raggiungono i 36 mesi di supplenza.
Alla causa si associa anche il giornalista, Vittorio Feltri,direttore di Libero,che ricorda come anche Mussolini, Eugenio Montale, Enzo Biagi non fossero laureati e Guglielmo Marconi.
Intanto, un gruppo di maestre, ha deciso di dar vita ad uno sciopero della fame davanti al MIUR. Le proteste avranno eco di risonanza anche nello sciopero del 2 e 3 maggio.