Una visione del fantastico contemporaneo a scuola
di Vincenzo Palermo
Aperta la strada ad una narrazione spettacolare di chiara derivazione americana, Gabriele Salvatores con i due film sul “ragazzo invisibile” ha sdoganato il genere fantastico anche in Italia. Potremmo partire proprio dal dittico Il Ragazzo invisibile e Il Ragazzo invisibile – seconda generazione, per spiegare, in termini di interesse didattico e scolastico, il proliferare di film made in Italy a misura di eroe, che siano proletari e squattrinati come Claudio Santamaria in Lo Chiamavano Jeeg Robot o semplici bambini prodigio come Gaia Forte, la diafana e delicata adolescente-elfo nel poetico Edhel, film distribuito da Vivians production e acclamato alla 47esima edizione del Giffoni Film Festival.