L’autovalutazione delle Risorse Umane per lo sviluppo organizzativo scolastico
di Feldia Loperfido - Giuseppe Ritella
Anche quest’anno giugno è arrivato. Le lezioni, rigorosamente online, ormai sono finite. Anche questa rubrica di Fare l’insegnante, per l’anno editoriale in corso, si conclude con questo articolo. Ci sembra che i tempi siano maturi, al termine di un anno puntellato di sfide emergenziali senza precedenti, per avviare una riflessione sull’autovalutazione, sia come strumento di apprendimento organizzativo che come dispositivo per lo sviluppo professionale delle singole risorse umane.
Ma di quale autovalutazione parliamo?
Coloro di voi, cari lettori, che hanno seguito tutti i contributi di questa rubrica quest’anno probabilmente ricorderanno che avevamo proposto degli incontri specifici tra gruppi dirigenziali e risorse umane della scuola per definire percorsi di sviluppo professionale, valutare – formativamente – il percorso svolto e concordare i passi successivi da pianificare. Bene. Vi invitiamo a pensare ai nostri contributi di quest’anno come pezzi di un puzzle che pian piano vanno a costituire un sistema di gestione della scuola e delle risorse umane in modo integrato.