L’educazione civica al tempo del COVID: tra responsabilità e speranze
di Andrea Porcarelli
La crisi che ha coinvolto il mondo intero a partire dal mese di febbraio 2020 non si configura solo come una crisi sanitaria (una pandemia, che colpisce la vita e la salute delle persone) o come una crisi economica (che si è resa sempre più palese a partire dalle “riaperture”), ma anche come una crisi sociale e culturale, in cui hanno preso forma nuove forme di relazione, ma anche di emarginazione, ci si è interrogati su come far fronte alle nuove povertà, ma anche su come abitare il mondo virtuale, quello dei “social”, come interagire con l’informazione ed, infine, quali atteggiamenti assumere di fronte alle autorità che hanno chiesto grandi sacrifici in nome del bene comune. Possiamo dunque dire che la crisi apertasi con la pandemia da COVID è anche una grande opportunità per l’esercizio di virtù sociali e civili, come non mai, quindi si configura come una questione educativa in genere e legata all’educazione civica in particolare.