Il cinema horror a scuola: dall’esperienza personale alla prova autentica: un percorso per l’acquisizione di competenze

di Vincenzo Palermo

Ho sempre amato il cinema horror, così come tutta la cinematografia eversiva, anche se all’epoca non sapevo nemmeno cosa significasse il termine eversivo, e di certo ignoravo gran parte della sfera semantica e sensoriale connessa all’horror. Tutto ciò che consentiva un’elevazione fantastica o un’evasione spaventosa fuori dai confini della realtà mi ha sempre affascinato, nonostante fosse alto il prezzo da pagare, in termini di sangue versato sugli schermi, feroci apparizioni demoniche o letali killer intenti a costruire “sublimi” uccisioni. Ma lo schermo è lo schermo, e l’assuefazione a determinati contenuti, oggi più di ieri, ha raggiunto livelli esorbitanti, specie tra i ragazzi della scuola secondaria che saltellano compulsivamente da un clown assetato di carne di bambino a un babau nascosto sotto il letto.

 

   Leggi nella rivista n° 1 2019/2020 pag 54 ... 

 

 

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