Continuità

di Ivana Summa

Brevi cenni storici

Dobbiamo attendere la riflessione pedagogica moderna e in particolare quella di Dewey (1949) per vedere esplicitamente delineato questo aspetto dell'esperienza educativa dove viene messo in luce il carattere “della continuità dell'esperienza e di quello che si può chiamare il continuum sperimentale” e dove il principio della "continuità" diviene il discrimine per distinguere le esperienze che hanno un valore educativo da quelle che non lo hanno. Più tardi altri autori, e in particolare, Vygotskji (1969), Bruner (1980) e Gardner (1987) insistono sul legame tra le strutture profonde delle conoscenze. Nella storia della scuola italiana la parola “continuità” è spesso in netta correlazione con la parola “accoglienza” e molti sono i testi normativi interessanti al riguardo: L.148/90 / Orientamenti Scuola Materna 1991; C.M. 339/92 (raccordo tra ordini di scuola) e in particolare in particolare la Relazione del Gruppo di lavoro ministeriale su “Continuità educativa”, coordinato da Clotilde Pontecorvo; DPR 275/99 (processo formativo continuo).

 

   Leggi nella rivista n° 5 2018/2019 pag 58 ...    

 

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