FARE L'insegnante n.9/2017

Rivista mensile di Formazione e Aggiornamento professionale e culturale per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado

L'indice degli argomenti

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Ogni numero  della rivista tiene in particolare considerazione una tematica di attualità o costantemente rilevante, alla quale dedica una certa quantità di interventi caratterizzanti.

Le tematiche che saranno sviluppate nell'anno scolastico 2017/2018

·       n. 3 - Novembre: Formazione in servizio del personale scolastico

·       n. 4 - Dicembre:  Valutazione di sistema e del personale

·       n. 5 - Gennaio:    Valutazione degli alunni

·       n. 6 - Febbraio:   Le innovazioni metodologiche e didattiche per il successo   formativo

·       n. 7- Marzo:        La didattica con l’apporto delle tecnologie digitali e l’educazione ai media

·       n. 8 - Aprile:       Ambienti di apprendimento e inclusione

·       n. 9 - Maggio:    Gestione delle classi e dinamiche relazionali

·       n. 10 - Giugno:   Individualizzazione e personalizzazione degli insegnamenti/apprendimenti

 

FARE L'insegnante n.9/2018

Rivista mensile di Formazione e Aggiornamento professionale e culturale per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado

 

Editoriale

Gestione della classe e dinamiche relazionali

di Ivana Summa e Luciano Lelli

La problematica “gestione della classe” e “dinamiche relazionali” che si instaurano nelle varie modalità di attivazione del primo aspetto è la questione egemone in questo numero della rivista, trattata in vari contributi da una molteplicità di punti di vista. Il tema era stato trascelto in fase di programmazione annuale della rivista per la sua endemica rilevanza strutturale. Una sequenza ininterrotta di episodi enfatizzati con voluttà dai mezzi di comunicazione, anche oltre la loro reale portata, da non trascurare o minimizzare comunque, dà a detta attenzione una pregnanza ulteriore.

Gli eventi ai quali alludiamo, tutti attinenti alla gestione della classe e alle dinamiche relazionali che in essa si manifestano, intercorrono, sono caratterizzabili in quattro ambiti.

 

TEMI DI SCUOLA

Disagio in cattedra

di Filippo Cancellieri

Profonda e storicamente inedita è la crisi professionale che la categoria dei docenti, umiliata e mortificata in termini  economici,  socialmente bistrattata,  oggi vive. Diffusi sono i vissuti angoscianti, il senso di solitudine, la percezione di  impotenza, le frustrazioni che si provano di fronte a scolaresche apatiche,  indolenti,  provocatorie, sfidanti,  con cui non si riesce ad entrare in sintonia, a  comunicare.  Il declino   di una dimensione lavorativa che si alimentava nella relazione  e nei rapporti umani ha ragioni molteplici,  e le pseudo riforme degli ultimi anni,  fino alla cosiddetta buona scuola non  l’hanno certo rallentato. 

 

 

In classe. Dall’analisi dei contesti alla gestione della complessità

di Feldia Loperfido e Giuseppe Ritella

Il tema relativo alla gestione della classe sembra molto caro agli insegnanti ed è spesso fonte di domande e dubbi. Essenzialmente, gestire efficacemente una classe significa analizzare le caratteristiche di un gruppo classe ed intervenire per fare in modo che le attività didattiche vengano svolte in modo proficuo. Questo compito, in apparenza semplice, nasconde un livello altissimo di complessità. Infatti, per gestire la classe è necessario tener conto di diversi aspetti: 1) Il livello delle attività di apprendimento, cioè cosa facciamo in pratica in quella classe (ad esempio, i compiti, i lavori di gruppo, le prove di realtà, ecc.); 2) Il livello delle relazioni sociali che si instaurano all’interno della classe (ad esempio, le dinamiche di gruppo, di aggregazione, la leadership, ecc.); 3) Il livello dei vissuti più profondi che alunni ed insegnanti nutrono reciprocamente (ad esempio, in termini di cosa rappresenta l’insegnante per me alunno, quali emozioni sono vissute in classe, ecc.).

 

Il curricolo sulla creatività nel D.lgs n. 60 del 2017

di Walter Moro

Lo scopo di questo articolo è quello di fornire alcune chiavi di lettura del  decreto legislativo n. 60/2017 che ha per oggetto “promozione della cultura  umanistica, valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e sostegno alla creatività”. Non è mia intenzione, in questa sede, analizzare tutti gli articoli del decreto, bensì di soffermarmi solo su alcuni punti significativi, che ritengo fondamentali per evidenziare soprattutto  le potenzialità innovative contenute nel decreto: vediamo qui di seguito quali sono.

 

PROBLEMI DI SCUOLA

Le emozioni e l’apprendimento: per una didattica emozionale

di Rossella De Luca

Èdi questi giorni la notizia di una scuola delle Marche che ha introdotto nel curricolo di scuola tra le proprie discipline, con tanto di valutazione, l’“Educazione alle emozioni”, ovvero un’ora settimanale di lezione all’interno della quale i bambini possono raccontarsi e condividere con compagni e insegnanti il proprio mondo interiore, un’ora per promuovere il benessere in classe e prevenire il disagio nelle sue diverse forme (bullismo, dipendenza, aggressività, abbandono scolastico).

 

Quando una scuola fa una “rivoluzione creativa” con l’organico dell’autonomia

di Grazia Mazzoni

A volte può accadere che il sentiero non esista, ma si debba tracciare ecostruire proprio mentre camminiamo, o meglio può accadere che si percepisca di non poter fare affidamento su nessun tipo di mappa che ci permetta di tracciare la strada  in anticipo e con i dettagli della segnaletica che fino a quel momento ci sono stati familiari. In casi come questi ci si trova sprovvisti di una strategia a priori e di un rassicurante ‘piano in testa’che ci permettano di andare avanti. Così per non stare fermi l’unica alternativa è quella di liberare una strategia emergente, dove regna sovrana la sperimentazione continua. Quando le cose si presentano così, quando si vive all’interno della dinamica urgente della sperimentazione ci muoviamo quasi come se fossimo coinvolti all’interno di  un processo artistico, dove ciò che si raggiungerà nasce mano a mano che si procede senza che quasi alcunché sia stato deciso prima.

 

All’orizzonte un apprendimento per tutta la vita   

di Gian Carlo Sacchi

L’orizzonte del terzo millennio per quanto riguarda la formazione non è più la scuola, che pur sempre coinvolge persone dall’infanzia all’adolescenza e dalla quale ci si aspetta una resa elevata perché è partendo bene che si fondano i presupposti per andare oltre, conservando il più possibile l’istruzione di base. Il progresso tecnologico richiede un approccio anticipato con il mondo del lavoro e lo sviluppo di performance professionali; il passaggio alla così detta vita attiva pone il problema della popolazione adulta e delle sue esigenza formative, nel pieno esercizio della cittadinanza e di un invecchiamento attivo.

 

SCUOLA DELL’INFANZIA

Ambiente scolastico e ambienti di apprendimento

di Nicoletta Calzolari

Nella scuola dell'infanzia, da sempre, si parla dell'importanza dell'ambiente scolastico inteso come luogo-spazio in cui fare esperienze, costruire relazioni, riflettere e apprendere; tutto ciò nel rispetto dei ritmi di ciascuno. I luoghi della scuola assumono significato nel momento in cui trasmettono coerenza, complessità, leggibilità e mistero. La loro organizzazione contribuisce alla costruzione di mappe mentali in quanto definiscono aree specifiche, come gli angoli di gioco; tracciano confini visibili o immaginari, dove si può o non si può andare senza la presenza della maestra; diventano punti di riferimento, il cassetto personale dove riporre le proprie cose, o itinerari che indicano e caratterizzano alcuni momenti della giornata scolastica. I luoghi sono flessibili in quanto possono essere trasformati in base alle specificità dei bambini che quotidianamente li abitano. Abitare uno spazio significa poter contribuire alla sua organizzazione, alle eventuali modifiche e tutto ciò richiede la capacità, da parte dell'insegnante, di predisporre un ambiente che possa facilitare, guidare e accompagnare i bambini durante la vita scolastica.

 

La grande bellezza della scuola dei piccoli  

di Patrizia Selleri

Si fa un gran parlare del sistema integrato, del segmento 0-6, della verticalità che dovrebbe caratterizzare la formazione iniziale dei futuri cittadini; giovani studenti in erba, fin dal momento in cui varcano per la prima volta il cancello di una scuola. La lettura dei documenti che, dal 2012[i]ad oggi, hanno fatto da cornice a questa rappresentazione dell’assetto educativo e formativo delle scuole dei più piccoli, sono condivisibili e rassicuranti; ne esce un quadro ben delineato, organico nelle sue parti, attento ai bisogni educativi fondamentali ed emergenti di tutti i bambini e di tutte le bambine, che ne possono beneficiare durante l’intero percorso di studi, per diventare i futuri cittadini. Resta solo da chiedersi perché, una volta usciti dal quadro, questo paese delle meraviglie non esista.

 

SCUOLA PRIMARIA

Crescere emozionando(si)  

di Rita Quinzio

Nella scuola italiana esiste, ancora oggi, un dibattito aperto sul tema del passaggio tra ordini di scuola e di come garantire ai discenti (bambini, alunni e studenti), in un momento particolarmente delicato della loro crescita, in cui il cambiamento viene spesso vissuto come un vero e proprio salto nel buio, la serenità che solo un forte e condiviso progetto di continuità può assicurare. La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, potrebbe creare le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione, in un unico percorso strutturante.

Quattro passi da “manuale”, ovvero semplici consigli per un uso creativo del sussidiario di Mercedes Tonelli

La pratica scolastica predilige l'uso della memoria episodica o di testimonianza, tipo di memoria molto sensibile all'oblio. L'idea di questa attività nasce dalla necessità di migliorarele abilità attentive, mnemoniche, cognitive, comunica­zionali e linguistiche e le capacità di appren­dimento, utilizzando anche quegli strumenti solitamente ritenuti "tradizionali". Spesso nella quotidianità scolastica il sapere viene acquisito dagli studenti tramite ascolto, studio personale ed esercizi e riprodotto nell'esecuzione di verifiche. Sempre più spesso per alcuni bambini, che ancora non possiedono delle buone competenze nella lingua italiana e non si parla solo di bambini non italofoni, risulta difficile e poco coinvolgente seguire la lezione che ha per unico protagonista l'insegnante, che utilizza soprattutto il linguaggio orale, caratterizzato da termini specifici propri delle discipline e non ancora conosciuti.

 

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

“Da Piero della Francesca a Duchamp” dalla bidimensionalità allo spazio quadridimensionale

 di Francesca Falsetti

Il reverendo Edwin Abbott Abbottè oggi ricordato soprattutto per il suo romanzo fantastico “Flatlandia”, che apparve anonimo nel 1882 e che racconta lascoperta e la delimitazione di uno spazio astratto, mediante la creazione di un linguaggio e parallelamente la riflessione sull’esistenza di Dio nel mondo reale come espressione della quarta dimensione. Percepire una parola, come dice Humboldt, implica la generazione interna di una duplice rappresentazione, quella del contenuto semantico e quella del segno che vi si associa. Quest’ultimo non è il riflesso di una cosa, ma il riflesso di un’opinione: l’artista, infatti, traduce in un linguaggio particolare una visione del mondo comune all’insieme della società nella quale egli vive. Come in Flatlandia,un luogo è un linguaggio: noi possiamo essere qui solo accettando le regole linguistiche che lo inventano. Essendo il porsi di un linguaggio arbitrario e non deducibile, i diversi linguaggi indicheranno luoghi totalmente discontinui, unificabili solo adottando un medesimo codice.

 

Scuola robotica: per una trasversalità delle conoscenze e delle modalità di apprendimento

di Ilenia Melli e Enrico Marani

“I ragazzi imparano meglio quando sono attivamente coinvolti nel costruire qualcosa che ha un significato per loro, sia esso un poema, un robot, un castello di sabbia o un programma per computer”.

Seymour Papert

“L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi”.

Bruno Munari

“L’intelligenza artificiale, i Big Data, sono una minaccia per gli esseri umani. I robot uccideranno un sacco di posti di lavoro, perché in futuro queste mansioni verranno svolte dalle macchine. L’unica soluzione è cambiare il modo in cui educhiamo i nostri ragazzi, insegnando loro non a competere con le macchine ma a sviluppare la loro creatività”.

Jack Ma

 

La didattica della scrittura creativa: questione di regole e metodo

  di Giovanna Facilla

Scrittori non si nasce, si diventa”. Su questo assioma si articola  il presente  elaborato, volto a fornire spunti per l’utilizzo di un’efficace didattica della scrittura creativa. Per diventare scrittori occorre imparare a “pensare bene”, a fare ordine nei propri pensieri per dare loro coerenza e intelligibilità. Operazione, questa, non del tutto semplice, ma non troppo difficile, che trascende  i limiti dell’arte e che come ogni arte s’impara e si affina nel tempo.  L’arte scrittoria non è diversa da quella musicale, grafico-pittorica o scultorea; come tale è soggetta a regole, dalla cui applicazione ciascun artista non può prescindere per la realizzazione di un’opera.

 

SCUOLA SECONDARIA II GRADO

“I giovani e la storia”

di Elisabetta Imperato

L’Alternanza Scuola-Lavoro rappresenta una significativa opportunità formativa e orientativa per gli studenti, riferita al mondo del lavoro e delle professioni e ad una loro diretta conoscenza nella realtà del territorio. Contestata da molte parti della scuola, se lasciata allo spontaneismo e senza un progetto di riferimento, può invece essere un eccellente strumento per avvicinare gli studenti alla storia e a diversi aspetti della memoria, compito precipuo nel futuro dell'ANMIG. Una felice coincidenza di interessi ha consentito all'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra) e  al liceo Muratori San Carlo di Modena di sottoscrivere una convenzione per la realizzazione di un articolato progetto biennale per due classi, per un totale di 40 studenti nell’anno scolastico 2016-2017 e di 42 studenti nell’anno corrente. Il progetto ha visto impegnata la Sezione di Modena col coinvolgimento di esperti di diverse professionalità e di enti e associazioni; il tutto con grande disponibilità ed entusiasmo, offrendo la possibilità di aprire gli archivi, ordinati con metodo scientifico, allo studio di vari aspetti del passato di cui ANMIG è stata protagonista.

 

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI

IntegrAzione: pratiche didattiche attive

di Rosalba Cardamone

Nei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) ci sono donne, uomini e adolescenti di diversa provenienza geografica: dall’Africa, dall’Asia, dall’America del Sud, dai Paesi europei, soprattutto dell’Est.

È necessario rilevare da subito, perché non è certo un dettaglio trascurabile, la scarsa, o quasi nulla, presenza di italiani nella maggioranza dei CPIA. Il dato è da evidenziare perché questo luogo può diventare un avamposto privilegiato per costruire un’integrazione basata sul riconoscimento e sulla consapevolezza delle diversità culturali, elementi indispensabili per una sana società multietnica; e, nello stesso tempo, propone una condizione che rende obbligatorio uscire dalla scuola per incontrare situazioni, contesti, ambienti di vita e di lavoro per favorire l’inclusione sociale.

 

Rubriche

Lettere al Direttore di Ivana Summa

 

Maestri del passato che parlano al presente

Don Lorenzo Milani, un priore controverso

di Gianni Balduzzi

Il 2017 è stato un anno importante perché ha permesso di ricordare due maestri che si sono caratterizzati per un chiaro impegno educativo nei confronti dei più deboli, che rischiavano di vivere emarginati nella società.

Alberto Manzi e il suo impegno nella lotta contro l’analfabetismo sono stati ricordati nel numero 7, facendo riferimento anche ad alcuni libri pubblicati di recente.

In questo numero, intendiamo ricordare don Lorenzo Milani, che è stato sicuramente una delle personalità più significative, e controverse,della seconda metà del Novecento con le sue nette prese di posizione sul piano civile e religioso. Nel cinquantesimo anniversario della sua morte sono stati stampati alcuni libri che ne hanno riproposto il pensiero e ne hanno ridisegnato la figura da diversi punti di vista, spesso con la forte partecipazione di chi ne ha condiviso i momenti salienti della sua vita e del suo impegno.

 

Arte Musica e Spettacolo

Una visione del fantastico contemporaneo a scuola

di Vincenzo Palermo

Aperta la strada ad una narrazione spettacolare di chiara derivazione americana, Gabriele Salvatores con i due film sul “ragazzo invisibile” ha sdoganato il genere fantastico anche in Italia. Potremmo partire proprio dal dittico Il Ragazzo invisibile e Il Ragazzo invisibile – seconda generazione, per spiegare, in termini di interesse didattico e scolastico, il proliferare di film made in Italy a misura di eroe, che siano proletari e squattrinati come Claudio Santamaria in Lo Chiamavano Jeeg Robot o semplici bambini prodigio come Gaia Forte, la diafana e delicata adolescente-elfo nel poetico Edhel, film distribuito da Vivians production e acclamato alla 47esima edizione del Giffoni Film Festival.

 

Legislazione e normativa scolastica

Il nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati

di Anna Armone

Il Regolamento europeo 679/2016 conferma concetti già noti nell’ordinamento italiano ed introduce diverse novità per garantire un elevato livello di tutela degli interessati con un approccio incentrato sulla responsabilizzazione dei soggetti che trattano i dati (Titolare e Responsabile anche se non stabilito nell’Unione Europea se tratta i dati di interessati che si trovano nell’Unione).

Il nuovo principio di responsabilizzazione(accountability)è un punto centrale del Regolamento che dispone l’obbligo per il Titolare di mettere in atto “misure tecniche e organizzative adeguate” che devono essere costantemente monitorate ed aggiornate, se necessario, “per garantire, ed essere in grado di dimostrare” che il trattamento è effettuato conformemente al Regolamento.

 

Dall’ufficio di segreteria

I nuovi P.O.N. - F.S.E.

di Marsa Bassani

Le scuole ed i docenti conoscono già Il nuovo Programma Operativo Nazionale (PON) "Per la scuola – Competenze e ambienti per l'apprendimento", gestito dalla Commissione Europea, che per l’attuale periodo 2014-2020 riguarda per la prima volta, dopo oltre 20 anni dalla sua nascita, anche le Regioni cosiddette più sviluppate, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle D'Aosta e Veneto.

L’obiettivo dei fondi strutturali è quello di ridurre gli squilibri territoriali a livello regionale e dare alle scuole italiane la possibilità di accedere alle risorse comunitarie, aggiuntive rispetto a quelle del Governo nazionale, al fine di migliorare il sistema nel suo complesso. Le risorse previste da questi fondi vengono distribuite secondo un arco temporale di sette anni e la dotazione delle stesse è legata al livello di sviluppo socio-economico di ciascuna regione.

 

Un libro al mese

Scuole Auto-organizzate verso ambienti di apprendimenti innovativi

di Ivana Summa

Precisiamo innanzitutto che il libro descrive i risultati di una ricerca sul campo realizzata presso quattordici scuole italiane di ogni ordine e grado, sparse in tutta la nostra penisola. Tuttavia non è un freddo resoconto di ricerca perché l'intento è quello di parlare alle scuole, mettendo in evidenza come esista una forte e positiva correlazione  tra le capability organizzative intese come le capacità delle diverse  organizzazioni  di far fronte alla complessità  organizzativa utilizzando  tutta l'autonomia decisionale che hanno a disposizione per auto-regolare le proprie azioni.

 

 

MODALITA' DI ACQUISTO

Per abbonarsi per l'anno scolastico 2017/2018 è sufficiente effettuare il pagamento con una delle seguenti modalità

 

CON LA CARTA DEL DOCENTE

Come creare il buono spesa:
accedi con il tuo Spid alla piattaforma ministeriale https://cartadeldocente.istruzione.it
cliccare la voce “Crea buono” dal menu in alto a sinistra
si aprirà la schermata “Per quale tipologia di esercizio/ente?” - cliccare su “Fisico
scegli l’ambito “Libri e testi ( anche in formato digitale)", sia per i libri, sia per le riviste;

inserisci l’importo corrispondente  al costo delle riviste o dei libri  - cliccare su “Crea buono”
Verrà generato un buono spesa contraddistinto da un codice.

Scaricare il buono in PDF e spedirlo  alla nostra casella  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  insieme ai dati (nome, cognome, indirizzo completo ).

- oppure mediante

·       Bonifico: CODICE IBAN   IT 85  D  07601  01000 000035368109

·       Carta di Credito collegandosi al sito www.euroedizioni.it “acquista on line”

·       versamento sul c/c postale n. 35368109,  intestato  a EUROEDIZIONI TORINO SRL, Via Gaetano Amati, 116/7 10078 Venaria Reale (TO).

Le scuole per ricevere la fattura elettronica devono comunicare il CIG  a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 



 

 

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