Le nostre famiglie
di Nicoletta Calzolari
I bambini vivono stili di vita che per loro sono naturali fino al momento in cui comincia il confronto con il gruppo dei pari, e qui nascono le prime domande o, peggio, non emergono affatto con il rischio che cerchino di trovare risposte adeguandosi ad una realtà presentata dai media o dalla cultura dominante. Chi si occupa di educazione e bambini/e deve essere in grado di riflettere in merito al proprio agire per comprendere se da questo trapelano conformismi e stereotipi che influenzano il modo di vedere il nostro interlocutore, ovvero l’alunno. Nelle Indicazioni Nazionali si parla della diversità delle famiglie intesa come risultato di fattori culturali, nazionali, religiosi e di stili di vita che implicano la costruzione di famiglie differenti; da qui si deduce che uno dei nostri compiti è quello di rilevare la moltitudine di tipologie famigliari da cui provengono i nostri alunni per dare ad ognuno la possibilità di esprimersi e riconoscere il proprio vissuto familiare. La scuola, come citato nel “Patto educativo di corresponsabilità”(D.P.R.n.235/2007), diventa «la realtà sociale nella quale avvengono processi di confronto, scontro e negoziazione di valori, significati, comportamenti, progetti, aspettative, bisogni».
 
 
 
 
 
 











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