Dal piano di lavoro alla programmazione al curricolo per competenze

di Ivana Summa e Luciano Lelli

La scuola funziona con andamento nel contempo sequenziale, ricorsivo, ciclico. Entro ogni ciclo di svolgimento annuale una particolare rilevanza viene costantemente riconosciuta alla fase iniziale, sempre più farcita di adempimenti. Tra di essi in primo piano si impone la prefigurazione dell’intero percorso formativo annuale, da identificare in rapporto alle classi, alle discipline, agli specifici allievi portatori di peculiari necessità di evoluzione personale sempre «speciali».

Questo numero di Fare l’insegnanteaccentra con particolare attenzione il suo orientamento riflessivo sull’impostazione appunto annuale del lavoro scolastico da predisporre all’esordio ciclico di ogni percorso annuale, soffermandosi su una prospettiva di realizzazione di stringente attualità nel campo della ricerca metodologico-didattica, quella della «progettazione a ritroso» di curricoli per competenze.

Quale premessa della prospettiva prioritaria sopra esplicitata, rileviamo qui che la costanza dell’impegno (della necessità funzionale) di preparare con cura l’itinerario di lavoro annuale si è concretizzata nel corso dei decenni secondo una variabilità evolutiva delle soluzioni tecnologiche in certe stagioni senz’altro frenetica. Con l’intento di supportare con una rilevazione diacronica la pertinenza delle scelte operative attualmente privilegiate nelle pratiche dei docenti, diamo corso a un breve excursusfinalizzato appunto al consolidamento fattuale delle consapevolezze irrinunciabili nella messa a punto di una efficiente ed efficace progettazione.

 

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