Il cinema horror a scuola: dall’esperienza personale alla prova autentica: un percorso per l’acquisizione di competenze
di
Vincenzo PalermoHo sempre amato il cinema horror, così come tutta la cinematografia eversiva, anche se all’epoca non sapevo nemmeno cosa significasse il termine eversivo, e di certo ignoravo gran parte della sfera semantica e sensoriale connessa all’horror. Tutto ciò che consentiva un’elevazione fantastica o un’evasione spaventosa fuori dai confini della realtà mi ha sempre affascinato, nonostante fosse alto il prezzo da pagare, in termini di sangue versato sugli schermi, feroci apparizioni demoniche o letali killer intenti a costruire “sublimi” uccisioni. Ma lo schermo è lo schermo, e l’assuefazione a determinati contenuti, oggi più di ieri, ha raggiunto livelli esorbitanti, specie tra i ragazzi della scuola secondaria che saltellano compulsivamente da un clown assetato di carne di bambino a un babau nascosto sotto il letto.