La scuola: da crisalide a farfalla
di Ivana Summa
La richiesta per una maggiore efficienza attraverso un forte cambiamento degli istituti scolastici è dovuta al fatto che un alto livello qualitativo dell'istruzione contribuisce ad incrementare la produttività e a generare una distribuzione più equilibrata della ricchezza del Paese. Di conseguenza, risulta decisivo riuscire a capire in che modo si possa migliorare il livello di qualità del nostro sistema d'istruzione e formazione, specialmente in una fase di vorticosa transizione che sta attraversando l'economia del nostro paese all'interno di una globalizzazione che proprio in questi ultimi mesi ha rivelato forti criticità e, contemporaneamente, formidabili potenzialità. Certo, le decisioni spettano ai governi e le politiche ne sono una conseguenza. Queste ultime, tuttavia - per loro stessa natura scuola - sono scelte opportunistiche. Si pensi all'endemico problema del reclutamento dei docenti, che oscilla tra la volontà di assorbire (e non eliminare!) le graduatorie e il bando di concorsi che non riescono a scegliere i migliori, oppure alle decisioni improvvisate sull'onda dell'emergenza, frutto di false immagini della scuola e che spesso guardano al passato.