La dimensione religiosa dell’educazione per una Paideia del “saper vivere insieme”
di Andrea Porcarelli
Il fatto di prendere atto della complessità e del pluralismo della società in cui ci troviamo a vivere, significa anche assumere consapevolezza della presenza di una pluralità di ispirazioni ideali e religiose, e - di riflesso - dell’importanza di un dialogo interreligioso che sappia favorire il contatto effettivo tra persone di diverse culture, in vista di una civile convivenza ispirata a quel “imparare a vivere insieme” che Delors pone tra i quattro pilastri dell’educazione nel suo Rapporto all’UNESCO (Nell’educazione un tesoro, tr. it. Armando 1997) ed a cui abbiamo fatto cenno nel nostro precedente contributo sulle pagine di questa stessa rivista. Oltre al già citato Rapporto Delors, vi sono altre raccomandazioni internazionali che si occupano in modo esplicito dell’educazione interculturale in genere e che, in tale contesto, prendono in esame in modo più specifico la dimensione religiosa dell’educazione, di cui qui ci vogliamo occupare, anche alla luce della ripresa di interesse - nella pedagogia accademica - per questo tema specifico.












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