“Scappa - Get Out” e l’arte (violenta) della critica sociale

di Vincenzo Palermo

Oggi, discutendo in classe con gli alunni e scambiando pareri con i colleghi insegnanti e giornalisti, mi accorgo che generalmente l’arte cinematografica è percepita come tale solo ed esclusivamente se rispetta canoni qualitativi di gusto standardizzato,afferenti al genere cinematografico di pertinenza, al contenuto, allo stile attraverso cui l’opera si mostra e viene mostrata allo spettatore, alla storicizzazione stessa del film, alla sua fortuna commerciale, al responso unanime della critica specializzata, ai criteri di gradimento individuali.

 

  Leggi nella rivista n° 6 2018/2019 pag 59...    

 

 

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