Il digitale a scuola, facciamo il punto. L’Europa ci guarda
di Anna Alemanno
Sono passati ormai poco più di 3 anni dall'effettivo avvio del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) e, nonostante la lenta partenza, qualcosa si è mosso sul fronte dell'alfabetizzazione digitale di base, ma c'è ancora molta strada da fare. I dati della classifica DESI 2018 (Digital Economy and Society Index) relativi al capitale umano in termini di formazione e uso del digitale sono chiari: “[...] l'Italia è retrocessa di un posto, scivolando ulteriormente verso il fondo classifica” passando dal 24° posto al 25° su un totale di 28 Paesi UE, davanti solo a Belgio, Grecia e Romania.
A fronte di questi dati poco edificanti, nelle scuole italiane alcuni docenti stanno guidando convintamente questa rivoluzione, ma spesso in solitaria, trovando più resistenza da parte dei colleghi che di genitori e studenti; e il diffuso status di reggenza non è certo di aiuto.