Valutare in modo autentico: dalla conoscenza alla comprensione
di Loredana De Simone
La valutazione, più che mai oggi, non può e non deve ridursi ad un momento isolato e circoscritto al risultato finale, ma assumere una funzione che, in modo autentico, possa accompagnare e monitorare sia il processo di apprendimento che di insegnamento. È necessario, pertanto, superare i limiti di una tradizionale idea di valutazione centrata su conoscenze trasmesse di cui si verifica, di fatto, la riproduzione o la meccanica applicazione, per spostare l’attenzione sul processo di apprendimento, inteso come costruzione e sviluppo di un sapere che viene applicato al mondo reale. Si deve poi sottolineare che le prove di accertamento, tradizionalmente pensate e attuate, non attestano ciò che veramente è necessario che gli alunni posseggano, ovvero strutture conoscitive flessibili e capaci di renderli meta-cognitivamente competenti. La nuova prospettiva della valutazione autentica invece, in quanto processo che si innesta all’apprendimento-insegnamento, impone di ripensare al concetto di apprendimento in termini competenziali, ad un apprendimento significativo che diviene anche strumento di regolazione, orientamento e monitoraggio dei processi attivati, in una visione processuale circolare che coinvolge intrinsecamente alunno e docente, apprendimento e insegnamento.